Amica biciViaggi Pedalando intorno al Lago di Costanza by Redazione 26 Giugno 2018 written by Redazione 26 Giugno 2018 13 minutes read Share 0FacebookTwitterEmail 90 Eccoci qua, una famiglia appassionata di Caravan, che abbiamo scelto rispetto ad altri mezzi di trasporto perché vogliamo vivere la vacanza con libertà e lentezza. Due anni fa, complice una vacanza in Austria, scopriamo la bicicletta: escursioni giornaliere che sono il coronamento del nostro ideale di vacanza. Insieme decidiamo che l’estate 2014, l’estate dei miei primi 40 anni, faremo una vacanza in bicicletta. Destinazione la Romantische Strasse: ciclabili di qualità, buona rete di campeggi, tanti Paesi e molta storia da vivere. In 15 giorni facciamo 500 km meravigliosi. Conosciamo tante persone che ci accompagnano lungo percorsi da sogno, entriamo in contatto con il Paese che ci ospita, senza contare che il costo di una vacanza del genere è davvero “low”. Arriviamo quindi all’estate 2015: mia figlia piccola vuole fare la vacanza in bicicletta. A 9 anni si è pronti per una prova del genere? E la sorella di 10 anni vorrà venire? Riunione di famiglia: “Dormiremo in tenda, dovrete mangiare quel che si trova, non si potrà fare la colazione con la Nutella, vi dovrete portare dietro i vostri bagagli, farete parte di una squadra nella quale ognuno deve fare la sua parte, pedaleremo almeno 30 km al giorno, non ci si può fermare quando si vuole, se piove non si potrà usare l’ombrello”. Le due ragazze non hanno fatto una piega: “Lo vogliamo fare!”. Raggiungiamo un compromesso: faremo una prova generale per il ponte del 1 maggio, tre giorni per pedalare intorno al Lago Trasimeno, dormire in tenda, caricare e scaricare i bagagli. Le ragazze sono perfette, pedalano in salita e in discesa, instancabili anche sotto il sole, mangiano una mega porzione di pasta liofilizzata, che roba buona così non ne avevano mai assaggiata, collaborano in ogni cosa, sempre contente e serene. Siamo costretti ad accettare: andremo in vacanza insieme. Scegliamo la meta: il giro del Lago di Costanza il lago delle tre nazioni, Svizzera, Germania e Austria. Pista ciclabile di ottimo livello, un tracciato che al 90% non incrocia strade trafficate, numerosa presenza di campeggi, buona rete di assistenza e di negozi per biciclette e soprattutto traghetti che collegano vari punti del lago, per risparmiare un po’ di km. Le salite? Erano fonte di lamentele e pianti, ma non hanno mai smesso di pedalare e hanno affrontato la fatica, anche sotto la pioggia con più entusiasmo di me, che invece ero sempre preoccupata quando il meteo o il percorso si facevano un po’ complicati. Una parentesi fuori dalla realtà dove tutta la famiglia diventa un’unica entità, un team, dove ognuno è attento a partecipare, ad aiutare gli altri, ognuno ha un suo compito e si sente valorizzato, si sente importante dai più grandi ai più piccini. Un’iniezione di autostima eccezionale. 18 luglio – partenza in auto verso Bregenz, arrivo nel primo pomeriggio e sistemazione in campeggio. Emozionante la sistemazione in tenda: dove piazzarla, i paletti, i bagagli, ordiniamo il pane fresco per la mattina successiva. Davanti al campeggio ci concediamo un pomeriggio sul bel prato, prendendo il sole e facendo il nostro primo bagno nel lago, azzurro, trasparente, sembra una piscina. Doccia, cena e nanna. Domani ci aspetta la visita del paese e la scoperta del lago e della pista. 19 luglio – escursione a Bregenz e primi bagni nel Bodensee 15 km. La città ci accoglie calda e piena di turisti, la maggior parte in bici, gelaterie bancarelle sul lungomare, bella la visita al teatro lirico galleggiante e al centro liberty, la pista prosegue fuori dal paese, ci sono prati per sdraiarsi e scalette per entrare a fare il bagno con i cigni. Lungo la pista, in qualche ora, passano diverse centinaia di ciclisti, di ogni età, con ogni mezzo, dall’elettrico al triciclo. Il nostro picnic si svolge tranquillo, il lago offre uno spettacolo straordinario. In serata cerchiamo il parcheggio che ospiterà la nostra auto per 15 giorni: lungo strada nei pressi dello stadio. Ci conforta vedere che ci sono altre auto italiane. 20 luglio – 1° tappa, Bregenz – Arbon 49.70 km. La tappa ci porta nei boschi e nei canneti del lago. Aquile, cicogne, amene fattorie, fontanelle frequenti, campi coltivati, panchine per il riposo, punti di ristoro, la pista è molto ben segnalata. Lasciato il bosco la pista continua sul lungolago, pista promiscua ad uso dei residenti: la maggior parte della abitazioni che fiancheggiamo sono splendide ville ultramoderne che scendono fino al lago, con piscine, laghetti, molo per barche, giardini fioriti, uno spettacolo nello spettacolo. Siamo in Svizzera, la criminalità e i furti nelle case quasi non esistono e la maggior parte delle ville non ha muri o recinzioni. La guida segnala due campeggi: scegliamo quello lungolago, montiamo le tende, sistemiamo le bici, bagno nel lago, con gli scivoli, le piattaforme, i tronchi galleggianti per giocare in acqua. Cena e nanna. Domani mattina di riparte. 21 luglio – 2° tappa, Arbon – Steckborn 48.45 km. Sveglia alle otto: il sole picchia già forte e dentro la tenda si cuoce, colazione smontaggio e caricamento bagagli e via… verso nord. La pista costeggia la ferrovia svizzera e dalle ville si passa alle fattorie e alle case di campagna. La pista è sempre pianeggiante e costeggia i frutteti e i campi di mais. Incrociamo diversi paesi, edifici in stile liberty e belle strade fiorite ci lasciano dei bellissimi ricordi e la strada passa senza problemi. Raggiungiamo Costanza, da li parte il ramo del nord del lago, la guida segnala un campeggio poco più avanti. I campeggi in Svizzera sono in realtà ad uso esclusivo degli stanziali, pochi hanno a disposizione il prato per accogliere le tende. Dobbiamo fare altri 15 km per trovare il prato che ci spetta: meraviglioso, inserito in un centro balneare con ogni servizio e confort. Il lago è super attrezzato, ci noleggiano anche l’ombrellone, vicino al supermercato. Rimarremo due giorni. Pensavamo di utilizzare il giorno di relax per visitare Costanza ma decidiamo di risparmiare i 30 km tra andata e ritorno e visiteremo la città quando avremo completato il giro del ramo superiore. 22 luglio – relax a Steckborn. Giornata dedicata a bagni, spesa, acquisti caramelle, visita alla scuola di canoe, pennichelle sul prato, fino alle 18 quando inizia un vento fortissimo, e alle 19 arriva il temporale: mangiamo un piatto caldo dentro la tenda, giochiamo a carte fino a quando la luce ci abbandona. Domani mattina partiamo. 23 luglio – 3° tappa, Steckborn – Wangen 22 km Tappa breve, che inizia sotto la pioggia. 14 gradi non sono tanti e partiamo con felpa e kway. La pista è, come di solito, trafficata di ciclisti, in mezze maniche, senza cappello, senza kway, che salutano sorridenti: il disagio del freddo e del maltempo è di noi italiani, perché i tedeschi e gli svizzeri non fanno una piega. Attraversiamo Steim en Rhein, una bellissima città medievale, ma piove e decidiamo di proseguire verso il campeggio che dista 7 km. Il passaggio della frontiera tra la Svizzera e la Germania è suggestiva, avviene nel mezzo alla natura, ci sentiamo dei pellegrini del passato. Il prato del campeggio è bellissimo, arriviamo verso le 12. Magicamente smette di piovere e si alza un dolce vento caldo. Stendiamo tutto ad asciugare, e pranziamo al coperto nella sala biblioteca del campeggio. Montiamo le tende, e lasciamo le ragazze al fantastico parco giochi in legno e sabbia: evitiamo di portarle al paese alla ricerca della cena e del bancomat, 3 km di salita che ci fiaccano un po’. La serata scorre molto bene. Domani ci sarà l’escursione alle più grandi cascate d’Europa. 24 luglio – escursione a Stein am Rhein – Schaffhausen 57.3 km. Partenza alle 10, con tutta calma e arrivo a Steim en Rhein in pochi minuti: la città è davvero bella, piena di ciclisti, la piazza centrale offre tanti scorci da fotografare. Andiamo all’ufficio del turismo e chiediamo la mappa della ciclabile per le cascate. Ci sono due strade, una costeggia il lato destro e una il sinistro del reno. Noi le faremo tutte e due, ma la pista sinistra è peggiore, pochi scorci interessanti, tante salite, e diversi km in più. Arriviamo a Schaffhausen all’ora di pranzo. Le Cascate sono a 5 km dalla città in discesa all’andata e in salita al ritorno: decidiamo di prendere il comodo trenino che partirà alle 15. Ci regaliamo un bel giro per la città con tanto di ricco gelato, qualche foto, ci rinfreschiamo alle bellissime fontane. La cosa più divertente? I tubi di scarico dei tetti sono foderati di lana, lunghissimi golfini da tubo fatti a mano di mille colori rendono le vie davvero accoglienti. Le cascate sono grandi, belle e fresche: prendiamo il traghetto che ci porta al centro delle cascate e saliamo la scalinata per la vista mozzafiato. Nei pressi delle cascate i pesci sono tantissimi e extralarge!. Torniamo dalla parte destra del fiume, il paesaggio è magico, arriviamo in campeggio alle 18, doccia e cena a ristorante del campeggio. Poi tutti a nanna che domani ci spostiamo! 25 luglio – 4° tappa Wangen – Hegne 39.20 km. Solita partenza alle 10 circa: la pista si snoda tra i paesini e le fattorie, in mezzo al verde, troviamo tantissimi ciclisti e diverse famiglie con i bambini, nei paesi troviamo ville rinascimentali e castelli, ci fermiamo volentieri per visitarne l’esterno e fare delle foto. La guida segnala diversi campeggi, ma ne troviamo due che non accolgono tende, pedaliamo in tranquillità fino ad arrivare a Hegne. Il vento forte ha reso difficile gli ultimi km, ma arrivati al camping troviamo una struttura di altissimo livello con bagni e servizi moderni e puliti, una sala a vetri per cucinare e cenare, e soprattutto una simpatica ragazza italiana in reception che ci fa piazzare nella parte più bella del campeggio e ci coccola per tutto il soggiorno. Il vento sembra aumentare, quindi cena in sala comune, e poi in tenda a giocare a carte, fino alla nanna. Speriamo che il tempo migliori per domani. 26 luglio – escursione Isola di Raichenau 24 km. L’isola è proprio davanti a noi, basta seguire il flusso costante di ciclisti e, non ostante i lavori in corso e qualche deviazione, riusciamo ad arrivare sull’isola con facilità: paghiamo volentieri i 2 euro di ingresso alla spiaggia attrezzata nel nord dell’isola e ci rilassiamo fino al pomeriggio: le bimbe hanno a disposizione anche la tavola da surf. Temperatura estera 20 gradi, che al sole sono ben sopportabili, temperatura acqua 22 gradi: decisamente fredda per un adulto. L’isola ha due bellissimi monasteri e piena di serre e campi di verdura. Rientriamo la campeggio e finiamo la serata in relax. 27 luglio – 5° tappa Costanza e Isola di Mainau 22.25 km. Partenza col vento e qualche goccia di pioggia, in poco più di un’ora arriviamo a Costanza, fa ancora freddo, ma la città è davvero bella, ricca di storia, i suoi papi, le chiese, le piazze, il porto, da qui inizia il cammino di Santiago. Dopo pranzo partiamo verso l’università, attraversiamo i boschi, passiamo dal bellissimo monastero di Santa Caterina e scendiamo in pochi km all’Isola di Mainau, l’Isola dei Fiori. L’isola è davvero bellissima, la giriamo per ore, il parco, i laghetti, gli animali, il castello, la casa delle farfalle. Lasciamo a malincuore l’isola e arriviamo in campeggio alle 19. Doccia veloce e cena. Domani ci aspetta il ramo di nord est, con le uniche salite previste nel percorso. 28 luglio – 6° tappa, Dingelsdorlf – Uberlingen 51 km. Dei 51 km della tappa ben 23 sono in salita, più o meno ripida, ma sempre salita. Se ci mettiamo il freddo, siamo sui 15 gradi, la pioggerella, il vento e due forature, diciamo che è stata una tappa difficile. Tappa bellissima, gli scorci sono impareggiabili, noi, il vento, i prati e due aquile che ci hanno seguito da vicino. Arriviamo al campeggio dopo circa 10 km di discesa piuttosto ripida, il vento se ne è andato, è arrivato il sole, la pista è tornata lungolago, i panorami ritornano ad essere estivi. Il campeggio ha un piccolo prato per le tende nel giardino della casa padronale, i bagni riscaldati e pulitissimi, c’è un tavolo la coperto per mangiare e un bel tavolo in riva al lago. Serata bellissima. 29 luglio – escursione al Museo delle Palafitte 16 km. Per la gioia delle ragazze oggi andremo a visitare il museo delle palafitte: la pioggia fine e continua e i 10 gradi di temperatura non aiutano, ma ovviamente il museo è pieno di gente, tutti girano tranquillamente sotto la pioggia. Passiamo almeno 3 ore in un museo fantastico. Una parte multimediale molto ben fatta, un percorso sensoriale che ti porta fino sott’acqua, e la visita alle palafitte, i laboratori, gli animali, le ricostruzioni. Rientriamo in campeggio a pomeriggio, ceniamo dopo diverse sfide a ping-pong, ceniamo con una bella bistecca. Domani si riparte. 30 luglio – 7° tappa, Uberlingen – Friedrichshafen 33 km. Partenza alle 10: fa freddo ma almeno non piove, la pista costeggia il lago, i panorami sono magnifici, non ci sono salite e attraversiamo paesini fantastici. A pranzo arriviamo a Meersburg, uno dei più bei paesini incontrati. Giriamo per il paese, visitiamo il castello, il museo del dirigibile, pranziamo al sole e ripartiamo nel primo pomeriggio. Arriviamo a Friedrichshafen nella serata. Il campeggio è in periferia della città. Dopo una bella doccia e con il sole andiamo in visita alla città, gelato, fotografie con i dirigibili, e cena lungolago in un ristorante tedesco. 31 luglio – 8° tappa, Friedrichshafen – Bregenz. Ultima tappa verso l’auto: la paura di non ritrovarla parcheggiata inizia a farsi sempre più sentire. Ci godiamo la pista lungolago, davvero bella, con paesi, spiagge, palafitte e punti panoramici. A pranzo ci fermiamo sull’isola di Lindau, piccola e caratteristica, i suoi mercatini, i palazzi e il porto sono davvero bellissimi e curati. Ripartiamo alle 14 in direzione Bregenz. La raggiungiamo alle 16, in tempo per festeggiare la riuscita del nostro viaggio con una magnifica super coppa di gelato. Il sole splende, ma la temperatura anche oggi non supera i 16 gradi. Stanchi del freddo decidiamo di tornare in Italia, per passare l’ultimo weekend con gli amici in montagna. 1-2 agosto – Relax in Valsesia. Arriviamo alle 22 con una temperatura di 17 gradi: caldo per noi che finalmente ci rilassiamo. bici in germaniacamper+bicilago di costanza Share 0 FacebookTwitterEmail Ti potrebbe interessare anche... 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