Monte San Pietrangeli sorge a 241 metri di altezza su una delle belle colline fra il fiume Tenna e il fiume Ete Morto, a metà strada tra mare e montagna. Grazie alla sua posizione permette a chi vi soggiorna di godere della pace e dell’aria salubre della campagna marchigiana, ma anche di usufruire degli svaghi offerti dalle vicine località turistiche marine e montane. Anche se da ritrovamenti di antiche tombe, può discendere l’ipotesi che il paese risalga ad epoca romana, i primi dati storici si hanno solo nel secolo X, quando i monaci di Ferentillo stabilirono il primo nucleo abitativo dedicandolo a S. Pietro, da cui il nome del paese. Durante il dominio degli Sforza nel Fermano, anche Monte S. Pietro si ribellò ed ottenne la diretta soggezione della Santa Sede. Nel 1458, ricadde sotto Fermo. Seguirono alterne vicende ed il paese passò da alleanze con Fermo a quelle con Ascoli.
Il 29 settembre 1537, dopo un’ultima sanguinosa rivolta contro Fermo, il paese ritornò definitivamente sotto il dominio diretto della Chiesa. Il fatto accadde il giorno di S. Michele Arcangelo e l’effige del Santo fu inserita nello stemma. Così, al nome di Monte S. Pietro, fu aggiunto anche Angeli. Da un punto di vista architettonico ospita diversi costruzione di particolare interesse. Vi sono vari palazzi signorili di stile neoclassico, alcuni dei quali impreziositi dalle opere di Luigi Fontana artista di grande fama originario di Monte San Pietrangeli. La campagna offre la possibilità di fare lunghe passeggiate a piedi, a cavallo ed in bicicletta. Percorrendo i vari sentieri ci si può imbattere in fonti, pinturette e case di terra. Monte San Pietrangeli è un paese molto attivo che ospita durante l’arco dell’anno tante manifestazioni: la rievocazione storica della passione di Cristo, il Palio di San Pietro oltre a fiere e mercati. Una nuova iniziativa abbracciata dai monsanpietrini è il Circuito delle Erbe Spontanee con il quali si stanno recuperando vecchie tradizioni culinarie (da ricordare la manifestazione Erbagustando, tra marzo ed aprile; e l’Accademia delle Erbe Spontanee che da diversi anni propone corsi per la scoperta, promozione e risemina delle spontanee che attirano sempre più appassionati).
La cittadina annovera tra le principali risorse economiche l’agricoltura e l’artigianato calzaturiero, nel più generale contesto che caratterizza tutta l’attività produttiva del vasto distretto calzaturiero. La parte artistica e monumentale di maggiore interesse si esprime nella cinta muraria…
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