Mete e itinerariViaggi Valle della Loira-1a parte by Redazione 7 Settembre 2020 written by Redazione 7 Settembre 2020 8 minutes read Share 0FacebookTwitterEmail 56 ALCUNE INFORMAZIONI PRIMA DI PARTIRE premunirsi del BOLLINO AMBIENTALE, obbligatorio in alcune città della Francia nelle zone ZCR (zone a circolazione limitata). Si può acquistare prima di partire direttamente in questo sito https://www.certificat-air.gouv.fr/it/ (circa una settimana per la spedizione); le autostrade funzionano come in Italia, non ci sono vignette da acquistare, ma si paga direttamente al casello (tariffe più elevate delle nostre); in Francia, anche nei piccoli paesi, ci sono molte rotonde al posto dei semafori, ma questo snellisce molto il traffico; in tutti i paesi e paesini in cui ci siamo fermati, abbiamo sempre trovato aree camper, campeggi o punti sosta per i camper. Sono molto attrezzati con i servizi di carico e scarico. Ci sono diversi punti sosta dove serve il gettone per caricare l’acqua, acquistabile presso gli uffici turistici; in agosto in Francia è caldo più o meno quanto in Italia, solo verso la Normandia e la Bretagna ci sono temperature più fresche e piacevoli (soprattutto per i camperisti): per l’abbigliamento, consiglio di avere sia capi estivi (compreso costumi da bagno), sia capi più pesanti (anche giacche a vento leggere) e trapunte/coperte per la notte, utili per le zone più a nord della Francia. Partiamo la mattina presto e, dopo una sosta pranzo in Val di Susa, attraversiamo il Traforo del Frejus (tariffa € 59,80 solo andata) e finalmente entriamo in Francia: siamo nella regione Alvernia-Rodano Alpi. Ci fermiamo a Myans, un piccolo borgo vicino al confine con l’Italia, la cui caratteristica è la sua Notre Dame con la Madonna d’oro. Sostiamo presso l’azienda vinicola “Aux Fruits de la Treille” dove ci sono 5/6 posti per camper e paghiamo solo € 6,00 per la notte (senza servizi, disponibile il carico acqua a pagamento) . I gestori sono molto cordiali e compriamo anche una bottiglia del loro vino per accompagnare la nostra grigliatina di carne. Alle 6:30 del mattino seguente ci svegliamo con il piacevole canto del gallo e, dopo una bella colazione, partiamo. Arriviamo a Saint Pierre de Chartreuse alla Correrie, dove si trova il Museo de la Grande Chartreuse. Prima di iniziare la visita al museo, facciamo una passeggiata nei dintorni e ci godiamo un po’ di fresco (anche se per poco). Visitiamo il Museo dove viene raccontata la storia della Grande Chartreuse, di San Bruno (il suo fondatore) e dell’ordine dei certosini, di come sia nato e di come si sia sviluppato in varie parti d’Europa. Si può visitare solo il museo e non la Grande Chartreuse (situata a qualche chilometro di distanza, in una zona isolata) in quanto vi risiede tutt’oggi l’ordine dei certosini. Nel pomeriggio ci spostiamo ad Azé nel “Camping des Grottes” dove, fortunatamente, di fianco è presente una piscina che sfruttiamo subito: è un caldo pazzesco! Verso sera facciamo una passeggiata in paese, dove c’è la Fiera con tante bancarelle e Street Food: decidiamo di cenare qui, ma mangiamo maluccio e spendiamo anche abbastanza. Al mattino seguetne visitiamo le Grotte di Azé (ingresso e biglietteria di fianco al campeggio): purtroppo non c’è l’audioguida italiana, ma solo in francese e inglese. Queste grotte sono preistoriche e sono sviluppate su più livelli: la prima parte ad un livello intermedio che è percorsa dal fiume, la seconda ad un livello più alto (asciutta) dove sono stati rinvenuti ossa di animali (orsi, leoni…) e reperti che testimoniano la presenza dell’homo erectus, homo habilis, fino ai Galli Romani. Sono una meraviglia della natura, sia per le stalattiti che per i colori delle pareti (violacee) dovute alla presenza di metalli nella roccia.Ripartiamo e, dopo una breve sosta al piccolo borgo di Saulieu, dove girovachiamo in un bel mercatino dell’usato all’aperto, arriviamo nel tardo pomeriggio al Lac de Settons attraversando il Parco Naturale del Morvan.Al lago parcheggiamo nel Parcheggio gratuito “Le vieille diligence”, fronte lago, con servizi di carico acqua e luce a pagamento (gettoni acquistabili presso Uff. Turistico). Sono già le 17:30 ma, visto ancora la calda temperatura, noleggiamo un pedalò per fare un giretto e un bel bagno al lago. Verso sera, finalmente inizia un po’ a rinfrescare!La mattina seguente lasciamo la Borgogna ed entriamo nella Valle della Loira: arriviamo in uno dei borghi medioevali francesi più caratteristici … Apremont sur Allier, dove vi vono solo 75 abitanti. Parcheggiamo nel Parking Belvedere, gratuito, sulla statale D100. Ci addentriamo nel piccolo borgo che si sviluppa su un lato della strada principale, mentre sull’altro lato scorre il fiume Allier. Molto bello da visitare è Le Parc Floral (i meravigliosi giardini del castello), mentre il Castello si può solo ammirare esternamente in quanto ancora abitato. Nel parco sono stati riprodotti alcuni giardini secondo gli stili cinese, veneziano, turco … E’ possibile visitare anche il Museo (che si trova nelle ex-stalle e scuderie del Castello): in questo periodo è presente la mostra delle bicilette (dall’ 800 fino ai giorni nostri) e dei calesse. Termintata la visita è talmente caldo che vorremmo farci un bagno al fiume, ma l’acqua non è molto invitante e quindi lasciamo perdere ripartiamo verso nord, avvicinandoci a Chenoncheau. Ci fermiamo per la notte nel Camping Robinson a Bourges e al mattino seguente partiamo verso il Castello di Chenoncheau, ma dopo un’oretta di viaggio sentiamo un rumore strano sul retro del camper che aumenta sempre più … ci fermiamo in tempo per accorgerci che la gomma posteriore si è completamente erosa e ne stavamo perdendo i pezzi. Per fortuna non è scoppiata ! Così perdiamo un’oretta per cambiare la gomma e cercare di gonfiare, con un mini-compressore di fortuna, la ruota di scorta (vecchissima ma ancora buona). Ripartiamo e, non trovando nessun gommista aperto in zona (per cambiare la gomma, non ci fidiamo a proseguire il viaggio con quella di scorta), decidiamo di andare intanto a visitare il Chateau de Chenoncheau e pensare dopo alla gomma. Questo castello è sicuramente tra i più famosi e turistici della Valle della Loira. E’ chiamato anche Castello delle Dame perchè è grazie a diverse dame e regine che si sono susseguite (tra cui Caterina de’ Medici) che il Castello e i suoi meravigliosi giardini sono nello stato in cui si trovano. Ci fermiamo poi a Tours dove finalmente riusciamo a cambiare la gomma da “100% Pneus” (ottimo servizio) e arriviamo che è già sera, al campeggio “Only Camp de la Plage” del piccolo paese di Veigné sul fiume Indree. La mattina seguente andiamo a Azay le Rideau a visitare il particolare Villaggio Troglodita di Goupillieres. In questa zona della Loira, si trovano diversi villaggi scavati nella roccia di tufo, abitati dall’antico Medioevo fino all’inizio degli anni Novanta. Anche a Sabrina e Jessica piace molto ! Al termine di questa bella mattinata “troglodita”, pranziamo e nel pomeriggio andiamo al Chateau de Villandry dove visitiamo però solo i giardini che sono semplicemente meravigliosi! Questo castello è stato costruito nel 1536 ed è l’ultimo dei grandi castelli costruiti sulle rive della Loira nel Rinascimento. Per farlo edificare, Jean le Breton, ministro del re francese Francesco I, fece radere al suolo una città fortezza del XII secolo, della quale oggi restano solo le fondamenta e la torre medioevale. In questa fortezza nel 1189 ebbe luogo la “Pace di Colombiers” (antico nome di Villandry). Nel XIX secolo, il giardino tradizionale viene distrutto per creare un parco all’inglese intorno al castello. I giardini sono divisi in diversi livelli e sono veramente unici: il giardino ornamentale (costituito dai quattro quadrati dell’amore), il giardino d’acqua, il giardino del sole, il labirinto, l’orto (che viene effettuato con due piantagioni, una primaverile ed una estiva) e il giardino dei semplici. Trascorriamo un paio d’ore in mezzo a questi colori e a questo verde. Poi lasciamo Villandry e ci fermiamo per la notte nel Camping Municipal de Beaumont sur Sarthe, un piccolo ma grazioso borgo sulle rive del fiume Sarthe. La sera ceniamo in una pizzeria del paese (molto buona) e facciamo un giretto tra i vicoli del paese: rimaniamo stupiti dal fatto che nella via commerciale (dove ci sono tutti i negozi) è tutto chiuso con i cartelli “a vendre”… Monica D.M. La seconda parte di questo viaggio, che prosegue con Normandia e Bretagna, puoi leggerlo in questo articolo … https://pronticampervia.com/2018/08/12/normandia-bretagna/ Chateau de Villandryfrancia-in-camperTraforo del FrejusValle della Loira Share 0 FacebookTwitterEmail Ti potrebbe interessare anche... 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