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PIEMONTE/ Lago d’Orta

by Redazione
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Nel cuore del lago d’Orta si assaporano le placide atmosfere di Orta San Giulio, fronteggiata dall’isoletta di San Giulio e sormontata dal suggestivo Sacro Monte, in un mix di natura e di misticismo.

Scenografie sospese tra acqua e cielo incorniciano il piccolo Lago d’Orta, dalla forma stretta e allungata, che è alimentato da sorgenti sotterranee e da piccoli corsi d’acqua ed è incorniciato  da distese boscose che contribuiscono a creare un’atmosfera romantica e  rilassante che si riverbera nei borghi che si affacciano sulle sue rive. Orta San Giulio è considerata la perla di questo specchio d’acqua del Piemonte; il borgo è chiuso al traffico e le sue case antiche e i palazzi barocchi che si affacciano  sul lungolago si raggiungono attraverso strette stradine acciottolate che sfociano in piazza Mario Motta, circondata da portici ed edifici affrescati, su cui domina il Palazzo della Comunità della Riviera, sede dalla fine del ‘500 del Consiglio Generale della Comunità della piccola Repubblica della Riviera d’Orta, che governò la zona dal ‘300 al ‘700.

La piazza si affaccia sul lago e sull’imbarcadero da dove partono i battelli che in una decina di minuti di navigazione raggiungono la suggestiva isoletta di San Giulio, che emerge come una visione al centro del lago con una lunghezza di duecentosettantacinque metri e una larghezza di centoquaranta; si narra che l’isola fosse infestata da draghi e serpenti, da sempre simbolo di paganesimo, e che San Giulio per raggiungerla dovette allungare il suo mantello sulle acque.

Qui giunto, sconfisse le presenze maligne e fondò la chiesa nello stesso punto in cui oggi sorge la Basilica a lui dedicata, di impianto romanico, a tre navate, la cui facciata è preceduta da un pronao. All’interno, soffuso di penombra e di quiete, colpiscono i magnifici affreschi, spesso commissionati in segno di ringraziamento o per chiedere una grazia, opera degli allievi di Gaudenzio Ferrari e di maestranze locali, oltre al magnifico ambone in marmo nero del XII secolo, scolpito con le figure dell’aquila e del leone alato, in una complessa rete di simbolismi.

Attorno alla Basilica si snoda…

… continua a leggere l’articolo nel magazine CAMPERPRESS N.389

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