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Parco dei Cento Laghi: il Rifugio Lagdei e il Lago Santo

by Redazione
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Il Parco Naturale dei Cento Laghi è un’area protetta dell’Appennino parmense che si trova tra Corniglio e Monchio delle Corti e comprende una zona di circa 12.600 ettari.

A seconda dell’altitudine della zona, nei boschi si possono ammirare latifoglie a bassa quota, castagneti ad altitudini più elevate, mentre superati dai 1.000 ai 1.700 metri, la zona montana è caratterizzata dalla presenza di faggi e abeti.

L’acqua è la protagonista indiscussa di questa zona, non a caso il parco è denominato “Cento laghi”, per la presenza di numerosi corsi d’acqua, laghi e paludi.

Arrivare nel tardo pomeriggio di sabato al Rifugio Lagdei (Str. Lagdei – Bosco di Corniglio, Parma) non è proprio il massimo, soprattutto in camper, per la difficoltà di trovare parcheggio. Infatti ci piazziamo alla meglio e, solo verso sera, quando si liberano quasi tutti i parcheggi e rimangono solo camper, ci sistemiamo definitivamente.

Siamo ad un’altitudine di 1250 metri e l’aria frizzantina si fa sentire. Decidiamo di inoltrarci nel bosco di faggi e conifere nelle immediate vicinanze, approfittandone del bel tempo.

Il Rifugio Lagdei si trova in una piana, circondato da boschi e sentieri che portano verso altri laghi e altri rifugi ad altitudini più elevate.

Si possono scegliere percorsi panoramici, percorsi impegnativi e, per chi è meno amante dei trekking, è presente una seggiovia che porta direttamente al Lago Santo. Insomma, è una meta che offre un’ampia scelta, ideale per grandi e piccini.

Parcheggio libero Lagdei

Dopo una notte immersa nell’assoluto silenzio e interrotta solo dalla pioggia, al mattino ci svegliamo e attendiamo che smetta di piovere. Verso le 9, muniti di zaini e impermeabili, decidiamo di affrontare il tempo incerto e di incamminarci verso il Lago Santo. Scegliamo il percorso panoramico che prevede una percorrenza di circa 1 ora.

Da qui proseguiamo seguendo le indicazioni per il Rifugio Lagdei chiudendo il cerchio ad anello dopo un’ora di camminata e arrivando proprio dietro il rifugio.

Nel fratttempo è giunta ora di pranzo e decidiamo mangiare al ristorante del Rifugio Lagdei con i loro ottimi piatti a base di affettati e formaggi locali, polenta con funghi e salsiccia e zuppa alle 27 verdure.

 Riserva naturale orientata del fiume Secchia

Nel tardo pomeriggio, dopo un meritato riposo, lasciamo il Rifugio Lagdei e, sulla via del ritorno, ci fermiamo all’ingresso della Riserva naturale orientata del fiume Secchia.

L’intenzione è quella di trascorrere la notte nell’ampio e tranquillo Parcheggio Laghetti Curiel (Via Albone 25 – Campogalliano, Modena) proprio di fronte alla Riserva. La Riserva si estende per 260 ettari e comprende i comuni di Campogalliano, Modena e Rubiera.

Arriviamo godendo dello spettacolare tramonto sulla Riserva e, attraversando il piccolo parco pubblico, terminiamo la serata con un bel gelato a “La Baracchina”.

Ma la notte si prevede turbolenta… verso le undici infatti siamo disturbati dal continuo traffico sulla strada. Ci meravigliamo di ciò visto che in questa zona non c’è assolutamente nulla e siamo anche lontani da centri abitati. Sbirciamo fuori e vediamo che si aggirano diverse macchine nel parcheggio con a bordo uomini soli e con facce alquanto sospette, a voi le conclusioni! Anche l’altro e unico camper presente nel parcheggio insieme a noi, evidentemente si accorge di questi strani movimenti e se ne va.

Ovviamente seguiamo il suo esempio e ci spostiamo anche noi verso il centro abitato distante 10 minuti in un tranquillo parcheggio, dove trascorriamo una notte tranquilla.

Il mattino seguente torniamo al Parcheggio dei Laghetti Curiel. Di giorno è assolutamente tranquillo e soprattutto comodo per fare un giro a piedi o in bici all’interno della Riserva. Così inforchiamo le bici e seguiamo il sentiero che costeggia la Riserva fino ad arrivare alle casse di espansione, realizzate per controllare le piene del fiume Secchia.

Nella zona dove siamo soliti fermarci, non sono presenti aree soste attrezzate, ma solo parcheggi liberi dove è consentita la sosta anche di notte. E’ poco conosciuta perchè non segnalata nemmeno in varie App per camperisti, ma ogni volta che arriviamo, siamo sempre in compagnia di qualche camper.

Arrivando da Roccamalatina, si prosegue per Via Sassi e prima di arrivare al Ristorante “Il faro”, sulla destra si trova un ampio spiazzo in piano con area pic nic.

Parcheggiamo sul lato verso il campo di grano perchè, conoscendo già il posto, sappiamo che da qui il tramonto che ci verrà regalato la sera sarà impagabile!

Mentre le ragazze si rilassano, noi ci incamminiamo verso il Ristorante “Il faro” distante dieci minuti a piedi. Da qui si ha la possibilità di ammirare i Sassi in tutta la loro imponenza.

Dal ristorante è possibile proseguire sulla sinistra arrivando così a Pieve di Trebbio, oppure svoltare a destra verso Rocca di Sotto.

Rocca di Sotto è costituita da poche case in pietra e dal centro visite. Da qui è possibile salire in cima al Sasso della Croce a oltre 500 metri di altezza e ammirare tutto il paesaggio circostante.

Gli scorsi anni per due volte siamo saliti in cima al Sasso della Croce, ma ad oggi (2 giugno 2020), causa Covid-19 il percorso è chiuso.

Ad ogni modo, si tratta di un sentiero attrezzato in salita che necessita di un cammino di 15-20 minuti.

E’ alla portata di tutti grazie alla presenza di gradini scavati nella roccia….

MONICA D.M.  

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