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Nostra Signora delle Rocce – Cattaro Montenegro

by Redazione
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L’imponente Santuario della Madonna dello Scalpello, conosciuto anche con il nome di Nostra Signora delle Rocce, è l’edificio più grande costruito sull’isola della Madonna dello Scalpello, o in lingua montenegrina Gospa od Škrpjela, una delle due isole, insieme a quella di San Giorgio, al largo di Perasto, situate nella baia di Risano delle Bocche di Cattaro, in Montenegro.
L’isola è stata dichiarata Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco nel 1979, appartiene alla Regione naturale-storico-culturale delle Bocche di Cattaro.  La prima chiesa costruita sull’isola risale al 1452, in seguito divenne di fede cattolica e ha posto le basi per l’odierna Chiesa della Madonna dello Scalpello, costruita nel 1632. La costruzione venne ampliata, successivamente, nel 1722 con l’aggiunta della maestosa cupola e restaurata dopo il terremoto del 1979. Attualmente il Santuario contiene 68 dipinti dell’artista veneziano Tripo Cocoglia, noto pittore barocco del XVII secolo, originario di Perasto. L’opera maggiore è lunga 10 metri, s’intitola la Morte della Vergine.  All’interno della Chiesa della Madonna dello Scalpello si trovano anche dipinti di altri artisti veneziani, tra questi una preziosa icona della Nostra Signora delle Rocce di Lorenzo Bon di Cattaro.

La popolazione della riviera della Bocche di Cattaro, famosa per la sua millenaria rivalità contro i turchi, si è sempre affidata alla protezione della Madonna dello Scalpello; il santuario custodisce una ricca collezione di ex voto, circa duemilacinquecento, la maggior parte legata al mondo marinaio, tra questi si ricorda quello di un antenato di Leopoldo Mandic, originario della contigua Castelnuovo e molto legato al culto della Madonna dello Scalpello.  All’interno della chiesa si trova anche un prezioso arazzo votivo realizzato da Jacinta Kunić-Mijović di Perasto, in occasione dei 25 anni di attesa del ritorno della persona amata da un lungo viaggio, per il quale perse la vista. Il ricamo è stato creato con l’utilizzo di fibre d’argento e oro, ma la leggenda tramanda che ci siano anche fili dei suoi capelli. Il campanile della chiesa ha una caratteristica forma cilindrica.

Il 22 luglio viene celebrata una festa solenne, il momento più suggestivo è quello della processione di barche che costeggiano il fiordo.

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