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Mezzano, rurale e romantica.

by Redazione
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Non ci si aspetti di trovare in Mezzano monumenti importanti. Ma piccoli scorci che, messi insieme, fanno qualcosa di grande. Una sequenza quasi ininterrotta di vecchi edifici in pietra e legno, rurali e residenziali invita il visitatore a passeggiare per stradine anguste a misura dei vecchi mezzi agricoli o per slarghi irregolari con le antiche fontane di pietra. Si ammirano gli improvvisi orti fioriti e tutto quei segni – finti bugnati, fregi, fasce marcapiani, affreschi di una religiosità ingenua ma intensa – che fanno di Mezzano un esempio di rusticità non ancora sfiorita. Qui ci sono ancora, tra le abitazioni, stalle e fienili, affreschi, rivi, condotte d’acqua, capitelli, croci, Madonne agli angoli e sui muri delle case, e circa quattrocento orti sottratti al cemento.

  • Passeggiando nel centro storico
  • Cataste&Canzei
  • L’Acqua
  • Lavatoi e lavanderie
  • Iscrizioni
  • Gli orti
  • Frescanti
  • Come raggiungerla
  • Sosta Camper

In equilibrio tra l’acqua e i prati, quasi integro nella sua identità, Mezzano ha tematizzato i suoi pregi sintetizzandoli in cinque percorsi: le acque, gli orti, le iscrizioni, i dipinti murali dei “frescanti” e le architetture. Cui si aggiunge il recente percorso permanente di “ Cataste&Canzei”, installazione artistiche a reinterpretare l’antico rito dell’accatastamento della legna. Sono i “Segni sparsi del rurale”. Questo ed altro ha consentito a Mezzano di entrare nel marzo 2000 nel circuito de “ I Borghi più Belli d’Italia”.

Passeggiando nel centro storico

Compatto,costituito da strade a misura dei mezzi agricoli a servizio dell’edificato e per i collegamenti con la montagna: Cos’ si presenta il nucleo abitativo di Mozzano; edifici addossati tra loro e disposti  secondo le curve di livello, funzionali alla residenza e all’allevamento ma anche alla trasformazione delle risorse ( segherie in primis), da edifici e spazi funzionali comunitarie, la chiesa, il cimitero, la lissiera. Tutti gli edifici sono costruiti con murature in pietra locale a vista, quando intonacati, si dava risalto alla proprietà con decorazioni semplici, il manto di copertura in scandole di legno rimane solo nella chiesa; coppi in laterizio e tegole piane in cemento, con impianti localizzati in valle tra il 1800 e il 1900 hanno sostituito questo materiale.

Cataste&Canzei

Da sempre i lunghi inverni dolomitici costringono i montanari a far copiosa scorta  di legna da ardere per riscaldare le abitazioni. E, ancora oggi, lungo le infinite  canisèle, negli anditi o sui poggioli delle case – comunque in posizione assolata e prossima al focolare – sorgono ordinate e talora imponenti cataste di legna: i canzèi. Ogni canzei è un piccolo capolavoro di parsimonia, perizia ed accuratezza, ma anche una vivida e cangiante tavolozza dalle calde tinte del legno che colorano le vie di Mezzano. Per questo è stato chiesto ad un gruppo di artisti di impugnare questa tavolozza e dare nuove interpretazioni di queste secolari testimonianze di vita quotidiana. Ne è nata la permanente “Cataste&Canzei”. Sono 15 le installazione artistiche disseminate lungo il centro storico, tra queste spicca la grande composizione (87 mq) che rimanda alla tragica alluvio0ne che colpì Mezzano il 4 novembre  1966. L’itinerario tocca i punti più caratteristici del paese, dove sono dislocati gli altri “Segni sparsi del rurale”.

L’Acqua

Le numerose fontane, ben cinque nel solo centro storico, collocate in spazi liberi alla confluenza di più strade testimoniano un passato non molto lontano in cui esse servivano sia per l’approvvigionamento di acqua per uso domestico che per l’abbeveraggio dei bovini. Particolarmente interessante da vedere i “ 3 stoli” , una sorta di galleria costruita per la captazione dell’acqua.

Lavatoi e lavanderie

“Lisiere” coperte erano dedicate al lavaggio dei panni, i primi dotati di ampie vasche, venivano utilizzati dalle donne almeno una volta alla settimana, Da vedere il lavatoio del “Canal” e la “ Lisiera dei Cosneri “.

Iscrizioni

Mezzano accoglie un ricco repertorio di iscrizioni: travi di colmo, murature, architravi,offrirono dei supporti di manifestazione di una cultura popolare spontanea, più o meno colta. A seconda delle loro affinità, sono possibili vedere scritte, numeri civici, insegne spesso con la data di esecuzione dell’opera e l’autore. Molto diffusi sono i “millesimi” , scritture tradizionali incise sulla parte sporgente delle travi lignee degli edifici o dipinte sulle facciate principali.

Gli orti

Gli orti di Mezzano sono il cuore del verde rurale, dedicato alla produzione di cibo per la famiglia, estensione qualificante dell’abitazione  e testimonianza del modo di vita tradizionale ancora valido. Forse per questo Mezzano conta,ancora oggi, circa 400 orti: uno ogni sei abitanti. Perciò l’abitato storico è cresciuto nel tempo secondo una regola chiara: preservare il più possibile il soleggia mento degli orti, dislocando gli edifici a monte di essi. Recinzioni e cancelli segnano i confini di grandi aggregati d’orti che raccontano di rapporti complessi tra massaie, famiglie, vicini e paese.  Notevole la varietà dei fiori negli orti che superano la metà delle piante.

Frescanti

I dipinti murali sulle facciate delle case sono un’espressione figurativa molto diffusa. La maggior parte di essi si localizza lungo le direttrici principali che venivano percorse in passato dalle processioni religiose comunitarie e sono quindi a tema religioso. Assieme ad altarini, nicchie con statue, piccole ancone e crocefissi, erano testimonianza di una profonda fede religiosa. Una spiritualità privata e spontanea, non imposte, cioè, dall’autorità ecclesiastica. Le rappresentazioni sono spesse scarne e disadorne, con figure fisse e stilizzate improntate su di uno schema ripetitivo in quanto veniva data molta più importanza al valore simbolico dei personaggi rappresentati piuttosto che alla scelta di soluzioni stilistiche originali e raffinate.

Come raggiungerla

A13, uscita Padova sud oppure Padova Ovest – SS47 della Valsugana (dir.Bassano/Trento) fino a Cismon del Grappa.  Itinerario trafficato nei giorni festivi.  Oppure SS50bis (dir. Feltre/Belluno) fino a Arten.

A22, uscita Trento sud.  – SS47 della Valsugana (dir.Bassano/Trento) fino a Cismon del Grappa.  Itinerario trafficato nei giorni festivi.  Oppure SS50bis (dir. Feltre/Belluno) fino a Arten.

Sosta Camper:

AA a poca distanza dal centro abitato, recintata, segnalata con apertura annuale. 16 posti camper su piano autobloccante, illuminata, carico e scarico acqua. Permanenza max 48h. Tariffe giornaliere: € 10/24h – €3/24 elettricità – €5 solo scarico – €1 ora  Via del Pian – 38050 Mezzano (TN)
Info: +39 342.0716262
Coordinate GPS: 46.153047,11.811664  /  46°09’11.0″N 11°48’42.0″E

 

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