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Lazio-Toscana/ L’oasi di Vulci

by Redazione
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L’Oasi di Vulci, una delle più belle Oasi naturalistiche d’Italia gestite dal WWF, posta a cavallo  tra il Lazio ( provincia di Viterbo, Montalto di Castro e Cimino)) e la Toscana ( provincia di Grosseto)  è stata istituita nel 1989 e si compone di elementi antichi ed ambienti suggestivi di grande rilievo.  Ne sono un esempio il Castello della Badia del XIII secolo, che ospita al suo interno il Museo Archeologico con importanti collezioni di reperti etruschi e romani, il ponte medievale dalla campata alto ben ventotto metri sul fiume Fiora, il profondo canyon  dove scorre il fiume e la suggestiva cascata nel bellissimo laghetto del Pellicone.

Il corso del Fiume Fiora rappresenta il cuore dell’Area naturale protetta ed è questo l’habitat in cui vivono le specie animali più importanti e preziose, veri e propri indicatori biologici che testimoniano la salute eccellente della sua acqua, come  il gambero di fiume, il merlo acquaiolo e la lontra.

Quest’ultima specie, divenuta animale simbolo dell’Oasi, è il mammifero più minacciato d’Italia, insieme alla foca monaca, a causa della caccia indiscriminata ad opera dell’uomo e dal diffuso e drammatico inquinamento delle acque dei fiumi. Il bacino del Fiora, così come quello del Sele in Campania, gode ancora di acque limpide e pure, ideali per essere abitate dal bellissimo e simpatico mustelide.

Altri mammiferi presenti nell’Oasi sono l’istrice, la volpe, il tasso ed il gatto selvatico, mentre devastante è la presenza della nutria che provoca gravi danni creando gallerie lungo le sponde del fiume e mangiando la vegetazione ripariale, la quale dà rifugio a molte specie animali.

Oltre a questi animali, importante è la presenza di diverse specie di uccelli tra i quali possiamo ricordare, le nitticore, le garzette, gli aironi rossi e cenerini e diverse specie di anatre. Tra i rapaci, numerosi sono i falchi di palude, le poiane, i nibbi reali ed il raro biancone che nidificano nei boschi dell’area naturale. Le sponde del fiume sono ricoperte da una fascia di bosco ripariale dove è dominante la presenza di salici, pioppi ed ontani, mentre il canneto è l’ambiente naturale caratteristico dei bracci secondari del fiume e delle pozze che si creano nelle stagioni autunnali ed invernali.

All’interno dell’Oasi è presente un funzionale Centro visite, diversi pannelli didattici e dei sentieri-natura che conducono ai capanni di osservazione posti strategicamente lungo il corso del fiume.

La visita:
La visita al parco è a pagamento. Si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Il parco si può visitare nei seguenti periodi:
Dicembre-Gennaio: sabato e domenica; orario: 09,00 -17,00. Dal lunedì al venerdì apertura su prenotazione per gruppi e scuole, telefonando allo 0766 879729.
Febbraio – Marzo: tutti i giorni; orario 09,30-17,30. Martedì apertura pomeridiana.
Da Aprile a Settembre: tutti i giorni 10,00-18,00. Martedì apertura pomeridiana.
Da Ottobre a Novembre: tutti i giorni 09,00-17,00. Martedì apertura pomeridiana.

Info:
Parco Naturalistico Archeologico di Vulci.
Via della Volta Buia, 2/A – 01014 Montalto di Castro VT
Telefono: +39 0766.879729 – Fax: +39 0766.879024
www.vulci.it

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