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FICULLE, la Città dell’Olio e dei Cocci

by Redazione
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Incontaminato paese dell’Umbria, offre molte attrattive per il camperista, da una attrezzata area di sosta con parco alle tradizioni artigianali, gastronomiche, storiche e folkloristiche, oltre alla grande ospitalità dei cittadini.

Autostrada A1, uscita Fabro, statale Umbro-Casentinese e, dopo circa otto chilometri di curve e saliscendi si finisce direttamente nell’Area Attrezzata di Ficulle, in provincia di Orvieto: ma inizia un tranquillo week-end in un’area attrezzata che pochi centri possono vantare di possedere, con tanto di parco giochi, barbecue, e forno per pizza, oltre naturalmente alla tanta tranquillità del posto, sicurezza compresa, in quanto l’Area si trova proprio di fronte alla Stazione dei Carabinieri, ovvero a 20 metri.

Ficulle vanta origini antichissime seppur incerta la sua fondazione: una delle ipotesi che la avvalora è la collocazione sulla strada romana Cassia Nuova che l’attraversava superando il fiume Chiani dirigendosi verso Perugia, quando un gruppo di fuoriusciti da Ficulea, antica città della Sabina nei pressi di Roma, si stabilirono in questi luoghi dando vita ad un nuovo centro. Più verosimile la tesi che fa derivare il nome di Ficulle dal termine latino figulus, letteralmente vasaio, testimoniato dalle varie officine artigiane che trattavano, alcune delle quali tutt’ora, la lavorazione delle terrecotte e le cui origini si perdono nella notte dei tempi.

Purtroppo ha ragione Fabio Fattorini, uno dei due titolari artigiani vasai di Ficulle, quando asserisce (con costernazione) che questo mestiere sta per scomparire, spodestato dalle ceramiche e terrecotte made in cina, spacciate per pochi soldi e che nulla hanno a che vedere con la bontà del prodotto realizzato letteralmente a mano, ogni pezzo differente da un altro. Comunque, Ficulle rappresenta oggi, per il turista, l’ultima testimonianza di una realtà sociale e di un patrimonio storico e artistico ormai in via di estinzione in altri paesi nonché di una ospitalità che altri centri negano, soprattutto ai camperisti.

Centro Storico e Monumenti

Non sarebbe esagerato definire Ficulle il paese con più monumenti che case: e non reperti in decadenza come capita spesso di incontrare in altre località ma siti ben conservati, visitabili sempre, e tutti di grande interesse storico ed artistico. E proprio ai margini del centro storico dominano le due torri, situate nei due caratteristici borghi di Sopra e di Sotto: nel primo l’antica Pieve di Ficulle S. Maria Vecchia (a circa 100 metri dall’AA) dalla classica linea gotica e dove all’interno sono conservati affreschi che si datano attorno alla seconda metà del ‘400, due statue lignee del XVI secolo di S. Cristina e dell’Assunta, ed un ceppo marmoreo utilizzato come acquasantiera. Al XIII secolo risale la Rocca, ben conservata e recentemente restaurata al fine di poter ospitare le manifestazioni importanti di Ficulle. Proseguendo lungo il corso, incontriamo la piazza e la sede Comunale, la chiesa di S. Maria Nova (sec. XVII) e, poco più avanti, quella che sembra disegnata dal più realistico dei pittori, la Piazzetta, e da qui, attraverso un nugolo di vicoli e viuzze, si giunge ad uno slargo dominante tutta la vallata con un magnifico panorama. Non citiamo qui tutte le altre bellezze di Ficulle perché sarà il lettore stesso (camperista o semplice turista) a scoprirne le caratteristiche.

La Citta’ dell’Olio e dei Cocci

09Altra peculiarità ficullese, la produzione artigianale dell’Olio Extravergine di Oliva, prodotto da alcuni frantoi locali che annualmente organizzano incontri in loco (a seguito della manifestazione organizzata in tutta Italia dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio) con degustazioni di prodotti tipici abbinati all’olio, come bruschette, legumi, salsicce ed altro. Interessante è la visita ai frantoi di Ficulle, ove esperti artigiani “dell’oliva” dimostreranno tutte le varie fasi che si susseguono nella produzione olearia, dalla raccolta dell’oliva all’imbottigliamento dell’olio.

L’arte delle terrecotte si tramanda, a Ficulle, da remote generazioni: la creta viene lavorata al tornio da mani esperte e da una fantasia senza pari, che nel corso dei secoli hanno creato oggetti sia di utilità che di arredamento tra i quali possiamo citare brocche, piatti, bicchieri, anfore, salvadanai, panate, tutte con una tecnica artigianale rimasta pressoché immutata nei secoli e mostrata per l’occasione ai partecipanti al raduno presso il laboratorio Del Croce.

Attenzione, però: i prodotti tipici di Ficulle non si fermano ai due citati ma si presentano anche sotto forma di lavorazioni artistiche del vetro realizzate dalle abili mani di Marilena Di Michele, ed ancora artigiani del ferro battuto e del legno.

La gastronomia

E’ la classica cucina mediterranea, prodotti sani e genuini legati alla terra e dal menù possiamo estrapolare alcuni dei piatti più gettonati come i crostini di fegato, le tagliatelle al sugo d’oca, la bruschetta con l’olio extravergine prodotto in loco, le umbrichelle, gli arrosti e gli arrabbioni, le carni di maiale arrosto o alla brace, la selvaggina in umido o al forno, vini orvietani rossi e bianchi prodotti  dalle assolate colline umbre. Queste ed altre specialità, compresi i dolci locali sotto forma di torte, tozzetti, cavallucci, castagnole,  possono essere gustate presso i ristoranti e gli agriturismo  che, oltre alla gastronomia, sono famosi soprattutto per la loro gentilezza ed ospitalità al fine di rendere piacevole anche il più semplice dei weekend.

Come Arrivare

Autostrada A1 Firenze-.Roma: uscita Orvieto o Fabro, statale Umbro.Casentinese km. 8,00 Superstrada Perugia – Todi e S.S. 448 Todi-Orvieto

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